Mi manca:
- Federico Da Rin
- 8 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Il caffè al bar al mattino, le chiacchiere con gli amici baristi e i sorrisi delle bariste belle e giovani
I giornali sportivi sfogliati al volo e le battute con gli avventori e i vicini di casa
La pedalata lungo l’Arno, le Cascine e il centro fino a Palazzo Vecchio
Palazzo Vecchio, le sue mura spesse e antiche, la scrivania che ho la fortuna sfacciata di occupare e la vista sulla Loggia de’ Lanzi
La vita divisa con le colleghe e i colleghi in ufficio, che alla fine frequento più di molti parenti, e di sicuro molto di più degli amici più cari
La schiacciata al bar in piazza dei Giudici in pausa pranzo, o il panino dal trippaio al Porcellino. Il bicchiere di vino e i discorsi tra vecchi fiorentini sul pallone, il meteo impazzito e ancora il pallone, la Fiorentina, il Milan che non vince più nulla, il governo che forse ce la fa a durare
Le orde di turisti che ti investono come ondate di una marea umana scomposta e quasi sempre volgare
Il caffè del pomeriggio e le troppe sigarette
L’acqua frizzante del sindaco e le chiacchiere con la portiera, anche lei ormai un’amica e una confidente
Le agenzie stampa, i quotidiani on line e i siti consultati di continuo a caccia dell’ultima notizia
Le sedute del consiglio comunale e i discorsi di politica coi consiglieri, le consigliere belle e quelle meno belle, quelle brillanti e quelle schive. I comunicati buttati giù al volo tra un intervento e un voto
I caffè e le troppe sigarette
Il ritorno a casa, i salti di gioia del cane e i sorrisi dei gemelli, il bacio sulle labbra di mia moglie e “mi lavo le mani e poi ti prendo io i bambini così ti riposi un po’”
Le due parole al volo con la suocera o il suocero o mia mamma, con chi oggi era di turno ad aiutarci coi bimbi e ora può rientrare a casa, stanco ma felice di aver fatto anche oggi il nonno premuroso
Le code sul viadotto dell’Indiano per andare a trovare i suoceri o i cognati e i nipotini
Il pranzo della domenica dalla mamma a Campo di Marte coi miei ragazzi grandi (quando ne hanno voglia o si svegliano in tempo), il goccio di bourbon dopo il caffè che bevo solo da lei perché ormai l’età incalza e il regime alimentare non mi permette più di farlo a casa
La fatica di montare i seggiolini in macchina e il cane che abbaia nel bagagliaio
Le code sui viali e gli automobilisti indisciplinati, maleducati e pericolosi
La ressa al supermercato la mattina del sabato e “cazzo dobbiamo deciderci a farla il venerdì sera la spesa”
La stanchezza della sera dopo una giornata di lavoro, la cena preparata in fretta e la cucina da fare, un paio di puntate dell’ultima serie che mi piace e “non ti addormentare sul divano anche stasera per favore”
Il sonno che la notte non basta mai perché i gemelli si svegliano a turno e hanno bisogno di me, nonostante la mamma faccia tutto lei
Il risveglio coi sorrisi dei bimbi e il pensiero di tutto quello che anche oggi dobbiamo fare prima che sia ora di andare di nuovo al lavoro
Il caffè al bar al mattino, le chiacchiere con gli amici baristi e i sorrisi delle bariste belle e giovani
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